Benvenuto su Marketing Hackers Intelligence, il tuo boost di insight strategici per iniziare la giornata con una marcia in più.Dimentica il rumore di fondo. In pochi minuti, ti portiamo oltre la superficie delle news per svelarti le correnti profonde che stanno ridisegnando il business e il marketing. Allaccia le cinture, perché oggi il menù è un mix esplosivo di potere computazionale, rischi psicologici e opportunità di mercato senza precedenti.Partiamo dalla Cina, dove DeepSeek lancia un modello open-source che rende la programmazione AI 68 volte più economica di Claude, mentre ByteDance, con Seedance 1.0, supera persino Sora di OpenAI nella generazione video. La sfida alla Silicon Valley è ufficialmente aperta.Ma mentre la tecnologia accelera, il Chief AI di Microsoft, Mustafa Suleyman, lancia un allarme: la "psicosi da AI" è una minaccia concreta. E non è solo un'ipotesi, visto che un'analisi appena pubblicata collega 27 chatbot a eventi avversi gravi, dal suicidio alle molestie sessuali.Eppure, il mercato non si ferma. Google sta trasformando la sua Ricerca in un agente che prenota per te, Alibaba ti regala un "Photoshop" basato su prompt e Hollywood sta già integrando queste tecnologie per abbattere i costi di produzione. Persino il tuo sonno è diventato un business da 100 milioni di dollari per Eight Sleep. 🧠Questi non sono semplici aggiornamenti tecnologici. Sono i segnali di un cambiamento tettonico che sta ridefinendo il concetto stesso di creatività, rischio e interazione umana.Nel proseguimento della newsletter, scoprirai come queste dinamiche non siano solo trend da osservare, ma leve strategiche da manovrare. Approfondisci con noi per capire come integrare questi strumenti, mitigare i rischi per i tuoi clienti e posizionarti come leader in un mercato che non aspetta nessuno.È il momento di decidere: vuoi essere quello che subisce il futuro o quello che lo costruisce? La risposta è nelle prossime righe.

DeepSeek V3.1: la Cina alza l’asticella dell’open source, ancora una volta.

Fonte: VentureBeat

DeepSeek, la startup cinese dell’AI, ha appena lanciato DeepSeek V3.1: 685 miliardi di parametri, open-source e già disponibile su Hugging Face. Il modello punta dritto al cuore della competizione globale, con un’architettura ibrida che fonde chat, ragionamento e codifica. Nei test? Ha ottenuto il 71,6% nel benchmark Aider, rivaleggiando con le soluzioni proprietarie più costose. Supporta formati di precisione multipli (BF16, F8_E4M3, F32) e una finestra di contesto di 128.000 token, numeri che fanno gola a chiunque lavori con dati complessi. Andrew Christianson, ricercatore AI, ha calcolato che per ogni task di codifica completo spendi solo $1,01: 68 volte meno di Claude Opus 4.


Microsoft lancia l’allarme: parlare di coscienza delle AI è pericoloso e stiamo diventando AI-Psycho

Fonte: TechCrunch

Mustafa Suleyman, Chief AI di Microsoft, afferma che studiare la coscienza e il benessere delle AI è prematuro e, per dirla tutta, pericoloso. Secondo lui, sistemi come ChatGPT, Claude e Pi non sono coscienti e puntare sull’AI welfare rischia solo di farti perdere di vista i veri problemi che l’AI crea alle persone. La sua posizione si scontra con le scelte di Anthropic, OpenAI e Google DeepMind, che invece stanno investendo tempo (e 100 milioni di dollari, nel caso di Anthropic) per capire come trattare eticamente le AI. Anthropic ha lanciato un programma di ricerca dedicato, mentre OpenAI e DeepMind sono sempre più attive su questi temi. Anche se meno dell’1% degli esperti crede davvero che una AI sia cosciente, c’è chi sostiene che essere gentili con le AI possa portare vantaggi, anche se non sono vive. Una cosa è certa: più queste tecnologie diventano persuasive e simili all’uomo, più serve capire come relazionarti con loro. Io ho notato che se non sono gentile performa meglio e tu?

Un Suleyman in grande spolvero ci anche avvertito di un altro rischio: la ‘psicosi da AI’ è una minaccia reale. Parliamo di utenti che, dialogando con chatbot come ChatGPT, finiscono per credere che l’AI sia una divinità, un personaggio immaginario o, peggio, se ne innamorano al punto da perdere il contatto con la realtà. Il rischio, secondo Suleyman, non riguarda solo chi è già fragile: la diffusione di modelli avanzati come GPT-4o e GPT-5 rende l’esperienza così immersiva da mettere in crisi la percezione di molti. Microsoft e OpenAI, guidata da Sam Altman, stanno affrontando il problema, mentre nascono gruppi di supporto per chi si sente risucchiato da questa nuova dipendenza digitale. Secondo il guru dell'AI, servono nuove strategie per proteggere la salute mentale, perché l’AI non è solo un tool ma un compagno di conversazione sempre più persuasivo. Tocca a te, come professionista, chiederti quanto sia sicuro affidare le tue emozioni (e quelle dei tuoi clienti) a un algoritmo.


[AI & Salute Mentale] Chatbot sotto accusa: 27 casi critici e nessuna vera soluzione

Fonte: Futurism

Rimanendo in tema, un'altra conferma che L'AI ci rende psicopatici... Allen Frances e Luciana Ramos hanno appena pubblicato un’analisi che fa riflettere: tra novembre 2024 e luglio 2025, almeno 27 chatbot basati su intelligenza artificiale – tra cui ChatGPT di OpenAI, Character.AI, Replika, Talkspace, BetterHelp, 7 Cups, Woebot, Happify, MoodKit, Moodfit, InnerHour, MindDoc, AI-Therapist, PTSD Coach, Wysa, Tess, Mitsuku, Xioice, Eolmia, Ginger e Bloom – sono stati collegati a 10 diverse tipologie di eventi avversi, tra cui molestie sessuali, deliri di grandezza, autolesionismo, psicosi e suicidio. I ricercatori puntano il dito contro OpenAI, Google, Anthropic e le altre big tech: mancano test di sicurezza seri e l’assenza di veri esperti di salute mentale nell’addestramento dei bot è un rischio concreto. Per ora nessuna di queste aziende ha messo in campo soluzioni concrete. Occhio a sottovalutare i rischi, serve subito una regolamentazione vera per proteggere chi è più fragile.


Cammini più veloce, parli meno: l’AI svela il nuovo volto delle città

Fonte: The Guardian

Hai mai notato che in città la gente sembra correre e parlare sempre meno? Un team guidato da Carlo Ratti, direttore della Biennale Architettura di Venezia 2025, ha usato l’AI per analizzare decenni di riprese da New York, Boston e Philadelphia: rispetto agli anni ’70, oggi si cammina il 15% più veloce e le interazioni sociali calano a vista d’occhio. Il confronto con le storiche osservazioni di William 'Holly' Whyte rivela quanto sia cambiato il modo di vivere gli spazi pubblici. Dietro questi numeri ci sono università come Yale, Harvard, MIT, Politecnico di Milano e ricercatori come Keith Hampton. La tecnologia, dagli iPhone ai limiti di velocità a 30 km/h, ha cambiato le abitudini urbane, ma può anche essere la chiave per riprogettare l’agorà moderna. Gli esperti suggeriscono di usare l’AI per creare spazi più accoglienti e sociali, prendendo esempio da Bryant Park, The Metropolitan Museum of Art o dalla gestione climatica di Singapore. L’obiettivo? Fermare la corsa verso l’isolamento e restituire alle città la loro funzione di incontro. L’AI, se la usi bene, può aiutarti a vivere meglio e a riscoprire il piacere di socializzare, anche sotto il sole cocente di Sicily o tra i viali di Manhattan.


Fiverr lancia Garry: il video che cavalca i trend in un weekend

Fonte: Marketing Dive

Torniamo a cose da marketer. Fiverr spinge sull’AI e presenta Garry, il personaggio virtuale creato per dimostrare quanto puoi essere veloce a produrre video di marketing che spaccano. Come? Un minuto e 20 secondi di contenuto, realizzato in un solo weekend grazie ai suggerimenti dei freelancer della piattaforma e con riferimenti dritti ai trend più caldi: dalla sfida delle scarpe con tacchi alti di Nicki Minaj al lancio di oggetti durante le partite WNBA. Il tutto mostra come oggi l’AI, supportata da Fiverr Go AI (lanciato a febbraio), sia ormai una leva fondamentale anche per chi fa pubblicità: secondo IAB, più della metà degli acquirenti di adv usa già l’intelligenza artificiale per i video. Nel Q2 Fiverr ha registrato ricavi per 108,65 milioni di dollari (+14,77% su base annua) e punta a far arrivare i servizi AI al 30% del fatturato totale entro il 2025.


Qwen-Image-Edit sfida Photoshop: editing da pro con una riga di testo

Fonte: Qwen-Image-Edit su HF

Dimentica le vecchie barriere dell’editing: Alibaba, con il suo Qwen Team, lancia Qwen-Image-Edit, un modello AI open-source che porta l’editing fotografico stile Photoshop direttamente nelle tue mani, senza bisogno di saper usare pennelli o livelli. Il cuore tecnologico? Un foundation model Qwen-Image da 20 miliardi di parametri, capace di gestire semantic editing e appearance editing in pochi secondi, semplicemente scrivendo cosa vuoi cambiare. Puoi lavorare sia in inglese che in cinese, grazie a un dual-encoding mechanism che garantisce fedeltà visiva e semantica. Il modello è già integrabile via API Alibaba Cloud (a $0.045 per immagine, con 100 immagini gratuite per 180 giorni) e disponibile su Qwen Chat, Hugging Face e GitHub. Dietro il progetto ci sono nomi come Junyang Lin, Shridhar Athinarayanan e Thomas Hill. I risultati? Performance da stato dell’arte su benchmark pubblici, con una precisione che arriva al 90%. Qwen-Image-Edit si presta a tutto: design creativo, pubblicità, avatar virtuali, conservazione culturale. Sei curioso? Tutti i dettagli tecnici e i link al codice sono già online su Hugging Face, GitHub e altre piattaforme.


Google porta AI Mode in 180 nuovi paesi: arriva la ricerca che pensa (e agisce) per te

Fonte: TechCrunch

Google spinge sull’acceleratore e porta AI Mode in 180 nuovi paesi, dopo il debutto in USA, UK e India. Ora puoi fare domande complesse e ricevere risposte dettagliate direttamente nella ricerca, senza limiti di creatività. Ma non finisce qui: con le nuove funzioni agentiche, AI Mode ti aiuta a trovare prenotazioni di ristoranti e presto anche appuntamenti con servizi locali e biglietti per eventi. Se sei abbonato a Google AI Ultra negli Stati Uniti, puoi già sperimentare queste novità in Labs grazie all’esperimento 'Agentic capabilities in AI Mode'. E per lavorare in squadra, basta un click sul nuovo pulsante 'Condividi'. Google conferma la sua leadership nell’AI applicata alla ricerca, alzando ancora il livel dell’esperienza utente. Sei pronto a farti guidare da un motore che non si limita più a rispondere, ma agisce per te?


Google Docs ora ti legge i documenti

Fonte: Knowtechie

Google spinge sull’accessibilità: ora puoi ascoltare i tuoi documenti su Google Docs grazie a Gemini AI. Basta un clic su 'Insert > Audio' e il testo prende vita, con voci e velocità personalizzabili. La funzione Audio playback è disponibile per chi usa Google Workspace nei piani business, enterprise ed education, oltre che per gli abbonati AI Pro e Ultra. Al momento, puoi provarla solo in inglese e da desktop. Il rollout è partito.


ByteDance sfida Google con Seedance 1.0: l'AI di TikTok ora crea video e batte tutti sui benchmark.

ByteDance, il colosso dietro TikTok, ha appena svelato Seedance 1.0: un nuovo modello AI per la generazione video che punta dritto a sbaragliare la concorrenza globale. Sulla piattaforma di benchmarking Artificial Analysis, Seedance 1.0 si è piazzato primo assoluto, lasciandosi alle spalle giganti come Veo 3 di Google, Kling 2.0 e persino Sora di OpenAI. La sua forza? Trasforma prompt testuali in video complessi, gestendo scene multiple, cambi di inquadratura e personaggi coerenti con una fedeltà al testo superiore ai rivali. Il suo punto di forza è la velocità: genera 5 secondi di video Full HD in soli 41 secondi. Unico neo, non supporta ancora l'audio. ByteDance che non si accontenta più dei social e lancia il guanto di sfida direttamente alla Silicon Valley. E attenzione, è integrato in Capcut!... In che mondo difficile e meraviglioso viviamo.

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ChatGPT 5 impara a dire 'non lo so'

Fonte: TechRadar

ChatGPT 5 ra ha il coraggio di ammettere quando non sa rispondere. Basta risposte inventate con aria sicura: il 18 agosto 2025, l’utente Kol Tregaskes ha mostrato a tutti come il nuovo modello sia in grado di dire chiaramente 'I don't know – and I can't reliably find out'. Un cambio di rotta che risponde a una delle sfide storiche dell’AI: la tendenza a improvvisare informazioni pur di non restare in silenzio. OpenAI punta dritto all’Artificial General Intelligence e questa funzione va esattamente nella direzione di una AI più affidabile e trasparente. Eric Hal Schwartz, esperto tech, sottolinea che questa scelta può far crescere la fiducia degli utenti e spingere verso sistemi AI più responsabili. Sei pronto a fidarti di un assistente che sa dire 'non lo so'?


L'AI predice il futuro: GPT-5, Prophet Arena e il futuro delle previsioni

Fonte: Decrypt

Immagina di poter prevedere risultati elettorali, delle partite di calcio o l'approvazione di leggi sull'AI entro il 2026 con la stessa precisione dei mercati di previsione come Kalshi e Polymarket. Secondo il SIGMA Lab dell'Università di Chicago, ora puoi farlo: modelli di intelligenza artificiale come GPT-5 (Brier score 82,21%), OpenAI's o3-mini, DeepSeek R1, Qwen 3, GPT-4.1 e Llama 4 Maverick sono stati messi alla prova su Prophet Arena, una piattaforma che testa le AI su eventi futuri ancora irrisolti. La sorpresa? L'AI non solo regge il confronto, ma mostra personalità di previsione uniche e, spesso, diverge dal consenso del mercato generando ritorni notevoli. OpenAI's o3-mini è il modello più redditizio, mentre DeepSeek R1 si distingue per le sue scelte controcorrente. Su Prophet Arena puoi anche collaborare direttamente con le AI: aggiungi il tuo contesto, vedi come cambiano le previsioni e scopri quanto la sinergia uomo-macchina può spostare l'ago della bilancia. Per chi lavora nel marketing, nella finanza o nello sport, questa ricerca è oro!


[AI e Hollywood] Stability AI, Netflix e la nuova corsa all’intrattenimento intelligente

Fonte: Wired

Hollywood si sta trasformando: l’intelligenza artificiale non è più un esperimento, ma il nuovo motore creativo. Stability AI, con il suo Stable Diffusion, è al centro di questa rivoluzione. Dopo qualche scossone interno, Prem Akkaraju e Sean Parker hanno preso il timone dell’azienda per portarla dritta nei flussi produttivi delle major. La loro scelta? Sfruttare modelli di base già pronti per tagliare i costi di calcolo e accelerare la produzione. Intanto, Netflix – guidata da Ted Sarandos – ha già inserito l’AI generativa in una serie originale, abbattendo tempi e budget. E non sono soli: le soluzioni di Moonvalley (startup fondata da ex Google DeepMind), Luma, Runway, Asteria e Toonstar stanno entrando nei workflow di Amazon, Lionsgate e Weta Digital (sì, quelli di Avatar e Lord of the Rings). Gli investimenti non mancano: solo Stability AI ha raccolto 22,5 milioni di dollari, con il sostegno di Coatue e Lightspeed, e una squadra di 77 dipendenti. Collaborazioni con Stanford University, partnership tech con OpenAI e Google, e la supervisione di nomi come James Cameron e Rob Legato (Game of Thrones) spingono il settore verso nuovi standard. La sfida ora è integrare l’AI senza sacrificare qualità e creatività.


[Cose strane AI] Eight Sleep punta tutto sull’AI (e su abbonamento) per il letto del futuro

Fonte: Decrypt

Eight Sleep ha appena raccolto 100 milioni di dollari in un round Series D guidato da nomi pesanti come Founders Fund, Y Combinator, Valor Equity Partners e HSG. Tra gli investitori ci sono anche Charles Leclerc e Zak Brown: la Formula 1 del sonno non è più fantascienza. Il loro prodotto di punta, il sistema 'Pod', è un materasso intelligente che regola la temperatura con tubi d’acqua e monitora i tuoi parametri vitali. Prezzo? Si parte da 2.500 dollari per il topper, fino a 4.000 dollari, più un abbonamento mensile tra 17 e 25 dollari. Tra i fan ci sono Elon Musk, Mark Zuckerberg, Scarlett Johansson e Bryan Johnson, ma la tecnologia non è perfetta: si segnalano glitch, perdite d’acqua e un algoritmo AI ancora troppo opaco. Eight Sleep ha già generato 500 milioni di dollari di vendite e raccolto oltre 1 miliardo di ore di dati sul sonno. Il nuovo round servirà a sviluppare 'Sleep Agent', l’AI che promette di gestire e migliorare il tuo riposo, e a puntare all’approvazione FDA per applicazioni mediche. Il settore wellness si muove veloce e attira capitali e celebrità, ma se vuoi davvero dormire sonni tranquilli direi che è un po' presto. Pensa a quella volta che hai insultato GTP-3 e ora può bollirti nel letto...


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