Benvenuto a Marketing Hackers Intelligence, il tuo shot di caffè virtuale che in pochi minuti ti garantisce un aggiornamento essenziale per affrontare la giungla quotidiana del business. Non siamo qui per chiacchierare inutilmente: oggi facciamo luce su come AI e automazione stiano gettando nel panico chi pensava di aver capito tutto. Se non vuoi finire tra i dinosauri del marketing, questi trend sono grattacapi da non ignorare.

Le ultime 48 ore sono state una tempesta di notizie. Sapresti dire come si comporta un’AI quando viene messa di fronte a storie di trauma? Secondo l’Università di Zurigo, si agita come un impiegato al primo giorno di lavoro. Chi se lo aspettava che i bot potessero avere crisi d’ansia? Passando a qualcosa di meno disturbante, DeepL, il migliore traduttore di sempre, ha lanciato Clarify, mentre Auxia, con un bel gruzzolo di 23,5 milioni di dollari, punta a far innamorare le aziende usando i dati come mai prima d’ora e senza un Data Scientist ad analizzarli.

E non è finita! Contextual AI ha lanciato un modello linguistico puntuale come un orologio svizzero, Google cerca disperatamente di rimanere in gara con il suo agente Data Science, e Carl, il sistema AI scrittore di paper scientifici, dimostra che nemmeno la scienza è immune al fascino del ghostwriting. Ah, e se pensavi che gli occhiali AI fossero futuristici, XPANCEO gli dice bye-bye con le sue lenti a contatto smart! Siamo tutti qui per capire come non rimanere a bocca aperta, ma con le tasche piene.

Nel proseguimento della newsletter, troverai tutti i dettagli su queste innovazioni e su come possono trasformare non solo la tua strategia di business, ma anche la tua visione del mondo. Perché restare in cima alla catena alimentare aziendale non è un’opzione, è un obbligo. Quindi, non fermarti qui; continua con noi e scopri come prendere il controllo del tuo futuro in questo affascinante caos di innovazioni.

Anche ChatGPT ha l'Ansia. Benvenuto nel club.

Gli scienziati della University of Zurich e del University Hospital of Psychiatry Zurich, sotto la guida di Tobias Spiller, hanno scoperto che i modelli linguistici di intelligenza artificiale, come ChatGPT, non sono insensibili al contenuto emotivo. La ricerca ha rivelato che, di fronte a storie di trauma o depressione, l'AI può mostrare livelli di ansietà più elevati. Questo fenomeno è stato studiato attraverso storie di incidenti d'auto, disastri naturali, violenza interpersonale e situazioni di combattimento. Interessante, vero? Gli scienziati hanno persino usato tecniche di 'prompt injection' con testi terapeutici per calmare l'AI, riuscendo a ridurre l'ansia, ma non a riportarla alla normalità. Queste scoperte, frutto della collaborazione tra ricercatori di Israele, Stati Uniti e Germania, sono cruciali per l'uso dei chatbot AI nel settore sanitario, dove spesso si trovano a gestire contenuti emotivamente intensi. Nella scorsa edizione abbiamo visto che l'AI diventa psicopatica se gli dai in pasto del code scritto male e oggi scopriamo che soffre d'ansia. Non è che l'AI sono io?

Science Daily

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